Pietro Ingrao (Lenola, 30 marzo 1915 – Roma, 27 settembre 2015) è stato un politico, partigiano, giornalista e saggista italiano, figura di spicco del Partito%20Comunista%20Italiano (PCI) e protagonista del dibattito politico e culturale italiano per oltre settant'anni.
Origini e Antifascismo:
Nato in una famiglia della borghesia agraria, Ingrao aderì giovanissimo al Partito%20Comunista%20d'Italia (PCd'I) in clandestinità durante il periodo fascista. Partecipò attivamente alla Resistenza%20Italiana a Roma, diventando un importante dirigente del movimento clandestino.
Carriera Politica nel PCI:
Dopo la Liberazione, Ingrao intraprese una lunga e influente carriera politica all'interno del PCI. Fu membro della Direzione e della Segreteria del partito, ricoprendo un ruolo cruciale nella definizione della linea politica. Eletto deputato alla Costituente, partecipò attivamente alla redazione della Costituzione%20Italiana. Ricoprì la carica di Deputato per diverse legislature, distinguendosi per la sua capacità oratoria e la sua profonda analisi politica.
Direttore dell'Unità e la svolta riformista:
Dal 1947 al 1957 fu direttore del quotidiano del PCI, l'Unità, contribuendo a definire l'orientamento culturale e politico del partito. Negli anni '60 e '70, Ingrao divenne un esponente di spicco della corrente "migliorista" del PCI, favorevole a un'evoluzione del partito verso posizioni più riformiste e dialoganti con le altre forze politiche, pur mantenendo una forte attenzione alle questioni sociali e al mondo del lavoro.
Presidente della Camera e l'Impegno per la Pace:
Nel 1976 fu eletto Presidente della Camera dei Deputati, una posizione di grande prestigio che ricoprì fino al 1979. In questo ruolo, si impegnò per la difesa delle istituzioni democratiche e per la promozione della pace e del disarmo.
Critiche e Riflessioni:
Dopo lo scioglimento del PCI, Ingrao continuò a partecipare attivamente al dibattito politico e culturale, esprimendo le proprie riflessioni sul futuro della sinistra e sui cambiamenti del mondo contemporaneo. Pur mantenendo fermi i suoi ideali di giustizia sociale e di uguaglianza, non esitò a criticare le derive autoritarie di alcuni regimi comunisti e a interrogarsi sulle sfide del XXI secolo.
Eredità:
Pietro Ingrao lascia un'eredità complessa e significativa. È ricordato come un intellettuale rigoroso, un politico appassionato e un uomo di grande integrità morale. La sua figura continua ad essere oggetto di studio e di dibattito, testimoniando l'importanza del suo contributo alla storia politica e culturale italiana.